mercoledì 26 agosto 2009

26 Agosto: Giornata Nazionale della Balena

GIORNATA NAZIONALE DELLA BALENA

Promossa da Giovanni Cervi e Whaleless

In data odierna, 26 Agosto, ho deciso di istituire la Giornata Nazionale della Balena.
La maggior parte delle persone che leggeranno queste righe saranno appena tornate da vacanze al mare, magari con ancora la salsedine sulla pelle e la sensazione avvolgente delle onde nella mente.
Quando cinque anni fa ho iniziato il progetto Whaleless non sapevo nulla. Era una semplice intuizione e un modo per ricordare Enzo Baldoni (un maestro, che mi ha indicato la via da seguire). Ho lasciato crescere selvaggiamente il progetto e ho incontrato molte persone. Pian piano mi sono immerso nel lato ecologico della faccenda.
Vorrei che questo giorno fosse dedicato all’informazione e al rispetto.
Informazione sullo stato dei Cetacei nel Mediterraneo, e più in generale sulla condizione critica del Mare Nostrum.
Informatevi. Lo potete fare facilmente tramite Google, molte sono le associazioni e gli istituti che studiano e lottano per la salvaguardia dei Mari e degli Oceani.
La Whale and Dolphin Conservation Society, che mi accompagna nel percorso di Whaleless e Ketos, e l’Istituto Tethys che ho recentemente incontrato sono due esempi.
In uno scenario che sembra apocalittico, tra reti a strascico camuffate (sono illegali, lunghe 20km e la maggior parte di quello che viene pescato è ributtato in mare morto o morente), petroliere che sciacquano le cisterne in mare aperto, mutamenti climatici e inquinamento acustico subacqueo da ora di punta è necessaria l’attenzione di tutti.
Rispetto quindi, piccoli passi che sommati possono fare la differenza. Usare un po’ meno petrolio, fare attenzione alle politiche ecologiche delle multinazionali, scegliere in modo “critico” a chi ci affidiamo per i trasporti in mare, non sporcare quando siamo sulle spiagge o in mare aperto, anche boicottare certi tipi di pescato o di politiche industriali. Sono piccoli esempi.
Ecco, quello che chiedo oggi è di informarvi su cosa sta succedendo e su quale piccolo gesto quotidiano (ne basta uno) potete modificare per migliorare un poco la situazione
Chiedo anche di diffondere la notizia che il 26 agosto è Giornata Nazionale della Balena, promossa da Giovanni Cervi e Whaleless con il supporto di Res Pira, e Strychnin Gallery.
Se volete immagini da divulgare le trovate qui:
http://www.flickr.com/photos/whaleless/

Giovanni Cervi _ 26/08/09

giovedì 2 luglio 2009

Ketos 2.0



Musei Civici di Reggio Emilia
Whaleless
con la collaborazione di Strychnin Gallery e Whale and Dolphin Conservation Society
presentano
KETOS 2.0
Musei Civici di Reggio Emilia, Sala Vallisneri
Dal 9 Luglio al 31 Agosto
Inaugurazione: 9 Luglio ore 21:00
A seguire il “Discorso sulle Balene” di Paolo Nori e “Res Pira 25: Improvvisazioni Sottomarine 2.0” con I musicisti Daniele Carretti, Lili Refrain, Federica Fabbri e Doctor Z.

A cura di Giovanni Cervi

Artisti in mostra:
Wayne Chisnall, Arianna Carossa, Squp, Zaelia Bishop, Aurélien Police, Giuliano Sale, Kokomoo, Tamara Ferioli, Bethany Marchman, LostFish, Lisa Mei Ling Fong, Ansgar Noeth, Karin Andersen, Mimi S, Fernanda Veron, Elena Rapa, Madeline von Foerster, Leonardo Betti.

Inquinamento, pratiche di pesca insostenibili e sonar di ultima generazione sono le cause principali della lenta scomparsa dei grandi mammiferi marini.
Giappone, Norvegia e Islanda si ostinano a cacciare le balene nonostante una moratoria del 1986; molte piccole balene muoiono annegate perché si incastrano nelle reti dei pescatori e i sonar di ultima generazione danneggiano la capacità di ecolocazione e l’udito dei mammiferi marini (da qui i numerosi spiaggiamenti), fino ad arrivare a causare mortali embolie gassose.
Ketos 2.0 è una mostra collettiva che raggruppa giovani artisti di livello internazionale, ognuno con il proprio segno e attraverso il proprio immaginario artistico ha interpretato il rischio di estinzione dei Cetacei.
Le opere selezionate sono eterogenee per medium e per provenienza geografica: dalla Cina arriva Kokomoo con il suo tratto surreale, dall’Argentina Fernanda Veron, fotografa digitale dall’immaginario potente e onirico, così come Squp e Ansgar Noeth (Germania) si occupano di fotografia, la prima ispirandosi allo studio delle posture delle balene fatto dal coreografo Merce Cunningham, il secondo al mito biblico di Giona e la Balena; la giovane Tamara Ferioli (protagonista del prossimo premio Cairo) reinterpreta il mondo cetaceo con una installazione, così come Arianna Carossa, crescita sul Mar Ligure, rappresenta un mondo marino spezzato in modo tridimensionale; Leonardo Betti (videoartista) ha curato la proiezione video mentre Wayne Chisnall (Inghilterra) e Lisa Mei Ling Fong (Usa) hanno rappresentato il loro mondo cetaceo attraverso piccoli assemblaggi.
Gli artisti rimanenti hanno rappresentato ognuno con il loro stile un frammento di fantasia con i grandi cetacei protagonisti; Zaelia Bishop e Aurélien Police (Francia) attraverso un immaginario alchemico; Karin Andersen (Germania), Mimi S (Germania), Elena Rapa e Lostfish (Francia) attraverso la simbiosi inscindibile uomo_natura; Giuliano Sale e Madeline Von Foerster (Usa) hanno sintetizzato il bisogno di protezione delle balene e Bethany Marchman (Usa) ha realizzato un ricordo per Gaspar, beluga morto di recente in un acquario americano.
Da “ketos” deriva cetaceo, in greco antico era riferito ai grandi mammiferi e ai mostri marini, 2.0 è la numerazione progressiva classica dei software; l’unione di questi due mondi, classico e moderno vuole essere una spinta alla “convivenza” di mondi apparentemente lontani, come lo sono natura e tecnologia.

Ketos 2.0 è promosso da:
Musei Civici
Whaleless
ideato e curato da:
Giovanni Cervi
sostenuto da:
Strychnin Gallery
Whale and Dolphin Conservation Society
Res Pira

La storia di Whaleless

La prima volta che ho visto una balena ero su un traghetto, ai confini dell’oceano Atlantico. Stavo andando dalla Francia in Irlanda, ero sul ponte e non si vedeva terra intorno, forse una vaga ombra in lontananza. Urla di meraviglia e dita puntate distolsero il mio sguardo da alcuni giocolieri che si stavano allenando a qualche metro da me. Non ricordo esattamente se anch’io puntai l’indice o se esclamai il mio stupore, ma ho ben impressa nella memoria l’energia che mi trasmise quel grande corpo che nuotava a poche decine di metri dalla nave.
Un’energia vitale, pulsante, antica come il mondo. Mi investiva con la sua Vita mentre io mi sentivo un piccolo essere, cellula di questo mondo. Chiunque abbia mai incontrato una balena può capire.
Questo è quello che è impresso nella mia memoria.
Penso che il mio percorso nel mondo della comunicazione e dell’arte sia andato parallelamente a quello del rispetto per ciò che era qui prima di noi “uomini sapienti”. Quello che c’era, che c’è e che dovrebbe esserci.
Così è nato nel 2005 Whaleless, un’idea, quella di immaginare un mondo senza balene, buttata in rete che ben presto è diventato un vero e proprio network di artisti, creativi e addetti ai lavori attraverso il passaparola e i vari nuovi sistemi di socializzazione web.
Whaleless vive dell’energia di chi vi partecipa e ne condivide il percorso umano, artistico ed ecologico; aziende, gallerie d’arte, associazioni, riviste, artisti, amici hanno fatto crescere il network fino ad arrivare alle centinaia di migliaia di accessi unici al sito (e ai social network collegati) e al tour di mostre che ha toccato nell’ultimo anno Londra, Firenze, La Rochelle, Roma e Reggio Emilia.
Whaleless è un network, la mostra Ketos 2.0 ne è l’espressione artistica più alta, l’unione di antico (da ketos deriva cetaceo, in greco antico era riferito ai grandi mammiferi e ai mostri marini) e moderno (la numerazione progressiva classica dei software) attraverso percorsi artistici site specific che uniscono tecnologia e ultime tendenze della creatività e dell’arte contemporanea.
Mentre scrivo queste parole leggo che Heike Vester, biologa tedesca che da anni vive a Henningsvaer, porto sulle isole Lofoten, nell'estremo Nord della Norvegia, afferma di aver scoperto che le balene hanno un sistema di comunicazione molto sofisticato, che sfrutta toni diversi per creare una sorta di linguaggio da loro utilizzato quando pianificano la caccia e per riconoscersi all’interno del gruppo.
La balena è un simbolo potente, il rispetto per loro, e per la natura in generale, dovrebbe essere un valore fondamentale Il suo destino è strettamente legato al nostro.

Giovanni Cervi
Ps: Whaleless è dedicato a Enzo Baldoni.

martedì 26 maggio 2009

Whaleless @ Temporary Love, Roma, 11 Giugno



Whaleless è un progetto itinerante che promuove la conservazione delle balene, e di tutte le creature marine, attraverso i contributi di artisti e giovani creativi provenienti da ogni angolo del mondo.

Per la prima romana hanno contribuito: Aurelien Police, Giuliano Sale, Kokomoo, Lostfish, Chris Von Steiner, Comoseta, Mimi S (Courtesy of Strychnin Gallery), Angie Mason (Courtesy of Strychnin Gallery), Zoe Lacchei, Francesco Viscuso, Fernenda Veron, Alessia Cocca, Stella Tasca, Effe:Logo, Francesco D'Isa, Japi Honoo, Anonymous Art, Edoardo Belinci, Oto, Angel De Franganillo, Pierpaolo Perilli, Andreco, Michelangelo Arista, Zaelia Bishop.
Whaleless è ideato e curato da Giovanni Cervi, sostenuto da Res Pira, Pig Magazine, Globartmag, Bang Art e dalla Whale and Dolphin Conservation Society.
Una percentuale delle vendite andrà alla Whale and Dolphin Conservation Society.


http://www.temporarylove.net/
http://www.whaleless.com/
http://www.wdcs.org/
http://www.myspace.com/res_pira http://www.myspace.com/vasatko
http://www.pigmag.com http://www.globartmag.com
http://www.bangart.it

Flyer courtesy of Zaelia Bishop

giovedì 23 aprile 2009

Whaleless @ FotografiaEuropea 09 - Reggio Emilia - 30 Aprile/ 3 Maggio



Whaleless è un progetto che promuove la conservazione delle balene e di tutte le creature marine attraverso i contributi di artisti e giovani creativi provenienti da ogni angolo del mondo.

Inquinamento, pratiche di pesca insostenibili e i sonar di ultima generazioni sono le cause principali della lenta scomparsa dei grandi mammiferi marini.

Giappone, Norvegia e, saltuariamente, l’Islanda si ostinano a cacciare le balene nonostante una moratoria del 1986; molte piccole balene muoiono annegate perché si incastrano nelle reti dei pescatori e i sonar di ultima generazione danneggiano la capacità di ecolocazione e l’udito dei mammiferi marini (da qui i numerosi spiaggiamenti), fino ad arrivare a causare mortali embolie gassose.

Non sono certo i soldi che riusciamo a raccogliere attraverso le vendite delle opere che cambieranno la situazione, ma una cosa forse più preziosa possiamo trasmettere: la consapevolezza di ciò che sta succedendo.

In questa occasione hanno contribuito: Ansgar Noeth, Arianna Carossa, Francesco Viscuso, Fernanda Veron, Zaelia Bishop, Francesca Randi, Corrado Dalcò, Natalia Saurin, Chiara Dionigi, Pietro Broggini, Alessandra Stumpf, Andrea Vecchiato, Squp, Alessia Cocca, Emanuela Bartolotti.

Whaleless è promosso da Res Pira e Whaleless, ideato e curato da Giovanni Cervi, sostenuto da Pig Magazine, Strychnin Gallery, Toscana Energie Rinnovabili, MrMuzikOff e dalla Whale and Dolphin Conservation Society.

OPENING: GIOVEDI’ 30 APRILE ORE 19:00
Cortile delle Arti Via Emilia San Pietro 57, Reggio Emilia

Orari:
Giovedì 30 aprile 19:00-22:00
Venerdì 1 maggio 11:00-19:00
Sabato 2 maggio 11:00-22:00
Domenica 3 maggio 11:00-19:00

SABATO 2 MAGGIO ORE 18:30:
RES PIRA 23: IMPROVVISAZIONI MUSICALI SOTTOMARINE
con Lili Refrain (Roma), Daniele Carretti (Offalaga Disco Pax, Re), Federica Fabbri (Rio Mezzanino, Firenze)
In collaborazione con MrMuzikOff

La mostra è un evento collegato a FotografiaEuropea 2009
www.fotografiaeuropea.it

Whaleless e Res Pira ringraziano sentitamente Daniele Carretti

www.whaleless.com
www.myspace.com/res_pira
www.myspace.com/vasatko
www.strychnin.com
www.wdcs.com
www.pigmag.com
www.toscanaernergierinnovabili.com
www.myspace.com/mrmuzikoff

E negli stessi giorni qui: http://www.whyflou.it/ il Digital Aquarium di Whaleless, sezione OFF, in Piazza Fontanesi sempre a Reggio Emilia

martedì 24 febbraio 2009

Whaleless @ Strychnin Gallery, Berlin, March 27th



Artists featured include:
Ashley Wood, Catalina Estrada, Stuart Semple, Wayne Chisnall, Lee Baker, Arianna Carossa, Squp, Chris Bonobo, Ryan Obermeyer, Zaelia Bishop, Aurélien Police, Nicoz Balboa, Giuliano Sale, Silvia Argiolas, Kokomoo, Tamara Ferioli, Marie Luise Emmermann, Bethany Marchman, Jenny Bird, LostFish, Lisa Mei Ling Fong, Angie Mason, Chris von Steiner, Comoseta, Ansgar Noeth, Guillermo Rigattieri, Karin Andersen, Mimi S, Madeline Von Foerster und Zoe Lacchei.

Pollution and unacceptable fishing practicies are seriously endangering the survival of the giant marine mammals. Whaleless is a project dedicated to anyone wishing to express their indignation, rage, shame, disbelief or concern in an arty way.
Whaleless is on tour in european cities with site specific art exhibitions.

Whaleless è un progetto artistico dedicato a tutti i creativi che vogliono esprimere la propria indignazione, rabbia, incredulità, vergogna e preoccupazione nei confronti della lenta estinzione dei grandi mammiferi marini. Inquinamento e pratiche di pesca insostenibili sono solo alcune delle cause che stanno mettendo a rischio di estinzione le balene.
Whaleless è in tour.

Opening night: March 27th, 2009, 7 p.m.
End date: April 12th, 2009
Opening times: Thu - Sun 1 p.m. – 6 p.m.; Fr and Sat until 7 p.m.

Strychnin Gallery Berlin
Boxhagenerstr. 36
10245 Berlin
Germany

Press contact Strychnin Gallery: Iris Bitter
production@strychnin.com
+49 30 9700 2035
Press contact Whaleless: Giovanni Cervi
gio.cervi@gmail.com


Whaleless is an idea of Giovanni Cervi and is powered by the italian Pig magazine.
Whaleless is supported by the Whale and Dolphin Conservation Society (www.wdcs.com)

Lisa Mei Ling Fong - Whale Bone Arch

Angie Mason - Captive Hearts Sink Sorrows Deep

Marco Cazzato